La verità ti fa male... lo so

2010-07-11

Alcune testimonianze... particolari.
Leggetele e poi ne riparliamo al fondo di questo post.

Ho 24 anni. Il 19 luglio ho scoperto di essere incinta. Non ci credevo ai miei occhi quando l'ho scoperto!! Era un pomeriggio caldo, fuori c'erano circa 35°. Ho cominciato a tremare, ero agitata, poi ho fatto un altro test, ma ero incinta, non c'era nessun dubbio. La sera decido di dirlo ai miei, mio padre l'ha presa malissimo, anche mia madre. Mia sorella è stata l'unica a capirmi, il mio ragazzo era fuori per lavoro, non gli ho detto niente e non glielo dirò mai... in quel momento non mi sentivo di tenere il bambino, so che lui mi avrebbe detto di tenerlo. Il giorno dopo decido di andare dal ginecologo per consigliarmi e vedere come era la procedura dell'aborto. Poi mi fa l'ecografia, vedere quell'esserino piccolo dentro di me ha fatto scattare in me qualcosa tanto che lo stesso giorno ho detto al dottore che non mi sentivo pronta. Lui mi ha detto che dovevo prendere una decisione. Passo tutta la notte a piangere, poi pensavo che non era il momento giusto, il dolore dei miei! insomma in quei giorni vedevo tutto nero e ho deciso di abortire. Ricordo tutto come se fosse ieri, quella sala operatoria, i dottori gentili. Ma il dolore che porterò dentro per tutta la vita è qualcosa di inspiegabile. Quando vedo delle donne con il pancione mi viene un magone allo stomaco. Io adesso dopo 6 mesi mi rendo conto di aver fatto uno sbaglio, lascia un vuoto dentro. Vorrei dire a tutte le donne che ci pensano bene veramente e sopratutto consiglio a tutte le coppie di usare le giuste precauzioni per evitare tutto ciò.

E' successo nel 2000 e non lo dimenticherò mai...
ero fidanzata, da 2 anni con colui che ormai è un ex, sono rimasta incinta per disattenzione e soprattutto perchè non utilizzavamo un mezzo contraccettivo.
L'esperienza è stata abbastanza traumatica, ma non per colpa dell'azienda ospedaliera, perchè "io" mi sentivo un'assassina...
mi hanno trattata in maniera dolcissima, e senza farmi mai sentire in colpa, questo mi ha aiutato tantissimo a superare il tutto.
Adesso che ho 26 anni, ho un bimbo di 2, sono cresciuta, il mio senso di colpa si è moltiplicato....non rifarei mai più una cosa del genere...e il mio consiglio è soprattutto quello di usare metodi contraccettivi, per non arrivar a fare quello di cui io mi sono pentita amaramente...

..mi riesce difficile spiegarti il mare di sensazioni ed emozioni che ho provato quando ho saputo di te; ti ho sentito subito, appena sei arrivato mi hai avvisato con un brivido leggero fatto di gioia e nostalgia insieme; e ti ho sentito.. il test che ho fatto 6 giorni dopo mi ha dato solo la conferma di quello che sapevo già .Tu ci sei, sei più forte di me, ti sento in ogni attimo, penso a te in ogni istante. Vorrei averti, insegnarti e farmi insegnare da te la vita; sarai il mio rimpianto più grande. È un dolore così grande che semplicemente non ci sono parole adatte per esprimerlo. Venerdì ti ho visto su uno schermo in bianco e nero; anche se so che presto non ci sarai più, ho tirato un sospiro di sollievo quando il dottore ha detto che stai bene. In quel momento ho pensato che ti avrei protetto e non avrei permesso a nessuno di farti del male. Dopo qualche minuto sono tornata alla "realtà" e quel cucciolo rannicchiato dentro di me rimarrà sempre su quello schermo in bianco e nero nell'angolo più nascosto del mio cuore.Sei piccolo e indifeso, vorrei dirti che sarai al sicuro, che ti proteggerò, che ti curerò e che starai bene. Finche starai in me sarai al sicuro ed io starò bene, nel momento in cui te ne andrai io ne morirò, a poco a poco, lascerai il vuoto dentro di me..
Ho 26 anni e questa lettera l'ho scritta a mio figlio il 17 settembre '06, il 26 dello stesso mese ho abortito e quel giorno sono morta un pò anch'io, non sono più la stessa persona. Il motivo per il quale l'ho fatto è che il mio ragazzo non lo voleva ed io da sola non ce l'avrei mai fatta ad affrontare tutto, mi aveva fatto capire che le cose tra di noi sarebbero cambiate ed io sono stata debole e gli ho fatto credere che anch'io non lo volevo mentre invece lo avrei voluto con tutto il cuore; il dolore di adesso è dovuto proprio alla mia debolezza di allora.

Ho 36 anni, la mia ivg è avvenuta una settimana fa. Ho un lavoro fisso e una situazione economica buona così come il mio ragazzo con il quale stò da circa un anno anche se con alterne vicende. Non abbiamo mai preso grandi precauzioni, credo perchè entrambi pensavamo che se avessi aspettato un bambino lo avremmo tenuto non essendoci particolari problemi pratici. Quando ho scoperto di essere incinta inizialmente ero scossa ma non infelice. Il mio ragazzo sembrava contento anche se un pò preoccupato. Però non riuscivo ad avere fiducia nel fatto che lui mi sarebbe stato accanto, ho avuto la sensazione che si sarebbe sentito costretto e che dunque avrei dovuto fare i conti con il fatto di avere la maggior parte di responsabilità su di me e di prendere la considerazione di rimanere una mamma sola dopo poco tempo... inprovvisamente il mio corpo ha iniziato a cambiare, ero stanca, mi cresceva il seno, mi sentivo strana e assieme a questo mi è venuta una paura tremenda di non farcela, di dovere cambiare vita, lui non è stato rassicurante ma anzi si è arrabbiato e alla fine (dopo pochi giorni in cui avevo un gran bisogno di rassicurazione) abbiamo deciso che non ce la sentivamo. Ho parlato anche con un amica che ha appena avuto un bambino e lei mi ha sconsigliato di averlo con un compagno così ... diciamo poco affidabile. Dopo la decisione però lui è diventato molto affidabile, mi è stato accanto e si è dimostrato molto presente ogni tanto dicendo che se cambiavo idea lui si sarebbe preso le sue responsabilità.. (forse un pò poco per confortarmi). Ma oramai ero terrorizzata e mi sentivo sola solissima, non vedevo l'ora di "farla finita" e poi è stata finita. Però ora che sono "salva" che non ho più una specie di orologio che scandisce i secondi per la decisione, sono pentita molto. Ho rinunciato a una cosa bella per nulla. Avrei dovuto avere il coraggio di andare avanti anche da sola ... sento veramente di avere sbagliato per paura, una paura dettata forse da uno scombussolamento ormonale!
Ora penso che le difficoltà non devono spaventare perchè si superano. E' stata tutta colpa mia, non ho avuto fiducia e forse era la mia unica occasione di avere un bambino. Non so se mi perdonerò .. non è il senso di colpa - non sono cattolica - è che per non avere avuto coraggio e fiducia mi sono privata di una cosa importantissima... penso che mi pentirò per sempre.. questa è stata la prima decisione in vita mia che rimpiango fortemente, non lo rifarei mai.

Ho 38 anni e tre giorni fa ho avuto un aborto volontario. Ho due bimbe di 10 e 3 anni e una buona condizione socio-economica. Quando ho scoperto di essere incinta mi è crollato il mondo adosso e ho subito deciso di non tenere il bambino.
Mi sono arrabbiata tantissimo con mio marito per essere stato molto superficiale, perchè lui diagnosticato sterile pensava di non poter fare altri figli, io gli ripetevo sempre che come avevamo avuto le altre due poteva capitare ancora, ma lui ha continuato a non usare quasi mai il preservativo. Mio marito mi ama ma è molto freddo con me e poco paziente con le sue bimbe anche se le adora.
Io sono un insegnante precaria che spera di realizzarsi un giorno anche se con molti sacrifici. Le mie bimbe le ho cresciute praticamente da sola perchè mio marito per il suo lavoro è assente tutto il giorno. Quando ho saputo di essere incinta non me la sono sentita di fare ancora sacrifici e di non sacrificare anche le mie due bimbe. Mi sono sentita uno schifo perchè un bambino prima l'avevo tanto desiderato e non arrivava per via dei suoi problemi e adesso lo buttavo via per il mio egoismo. Oggi piango tanto, sono sola, mio marito dal primo giorno non mi ha mai detto una parola, anche dopo l'intervento ha fatto finta che nulla fosse accaduto. L'intervento è andato bene e in ospedale sono stati tutti molto cordiali. Il giorno dopo ho sentito un grande vuoto, mi manca e mi odio per il mio egoismo e per non aver avuto un marito capace di ascoltarmi e di prendere con me la decisione più giusta. Spero un giorno di pensare a tutto questo con meno dolore.

E' iniziato tutto a fine settembre 2006..il ritardo, il test a casa di un'amica, la visita dalla mia ginecologa.."Si, sei incinta". Ricordo che subito ho provato una forte emozione ed ho sorriso. Da sempre dicevo che avrei voluto avere il primo figlio a 25 anni e la cosa incredibilmente si stava avverando. In quell'istante si è acceso dentro di me un turbinio di emozioni e una forza, un'istinto di protezione che non avevo mai provato.
Poi mi sono scontrata con la dura realtà..non c'era momento più sbagliato..ero in procinto di iniziare un nuovo lavoro, l'azienda per la quale il mio ragazzo lavorava stava purtroppo chiudendo. Non c'era nessun tipo di sicurezza per la nostra vita, figuriamoci per quella di un figlio..cosi nel giro di una settimana ho fatto tutto quanto..mi sono rivolta a una clinica privata dove ho trovato del personale freddo e distaccato.
Dopo quel 6 ottobre ho cercato di rimuovere tutto facendo il grave errore però di cacciare tutto dentro senza esternare quello che stavo provando convincendomi che andava tutto bene. A distanza di mesi tutto è riaffiorato inesorabilmente..è come un male che si sta impossessando di me. Non riesco a darmi pace per quello che ho fatto. Non riesco più a guardare un bambino senza pensare a quello che avrei potuto avere... Adesso penso che sono stata pienamente un'egoista. Non avevo cercato e probabilmente non ero pronta per un figlio, ma comunque era una vita...
Non giudico i pensieri delle altre ragazze, credo che ogni persona debba decidere per la propria vita e possa pensare come vuole. E se devo essere sincera invidio chi scrive che adesso sta meglio perchè ha fatto la scelta giusta. In cuor mio invece so che non mi perdonerò mai.
Adesso vivo con il mio compagno che mi ha aiutato e mi sta ancora aiutando, ma sono convinta che questa cosa è più "mia". Desidero avere una famiglia con lui, ma spesso mi chiedo se riuscirò mai a guardare i nostri figli senza provare il rimpianto di non avere con me anche quello che ho lasciato andare via..

Il 29 novembre, Anna ci scrive :
L'ivg è avvenuta oggi 29/11/2005, il trattamento che mi è stato riservato devo giudicarlo ottimo, sia sul piano umano che professionale, dagli infermieri ai medici ho trovato delle persone eccezionali e preparate che mi hanno assolutamente messa a mio agio. Mi recherò una seconda volta in clinica per la visita di controllo, intanto mi hanno prescritto delle pastiglie per restringere l'utero e delle gocce di ricostituente per il sangue perso.
Scrivo per rassicurare tutte le donne su quest'esperienza che appare traumatica, a livello psicologico, prima di prendere la decisione ma che nel mio caso una volta decisami ha avuto un decorso fantastico... sono qui a scrivervi e l'ivg è avvenuta a mezzogiorno di oggi... penso di essere l'esempio vivente per testimoniare che si sopravive, la vita va avanti... forse sembrerò cinica ma mi sento meglio, sollevata e felice! Forza ragazze!
Il 26 settembre 2006, Anna ci scrive :
Da quel giorno è iniziato il periodo più terribile della mia vita: sono tornata insieme con il padre del bambino ma solo per pochi mesi, la nostra relazione non funzionava, continuavamo a litigare. In marzo mi ha lasciata, aveva già un'altra, per me è stato uno shock, mi sono resa conto che dovevo elaborare un doppio lutto, una doppia perdita: la sua e quella del bambino. Da sola ho cominciato a sentire tutta la pesantezza del mio gesto, pensavo che se l'avessi tenuto almeno mi sarebbe rimasto qualcosa di lui. Io lo amavo e lo amo tantissimo, non riesco a capire come abbia fatto a comportarsi così, a non riuscire a comprendere che io avevo bisogno della sua vicinanza. Del suo sostegno. Invece mi ha lasciata. A volte mi chiedo se lui ci pensa, se si rende conto di cosa vuol dire abortire. Penso di no. Dall'ivg è trascorso quasi un anno ma non passa giorno che io non ci ripensi ... forse era un errore... forse adesso sarei felice?


La caratteristica di queste testimonianze è l'essere state tutte pubblicate su un sito svizzero sfegatatamente abortista. Le testimonianze che vi si trovavano non sono tutte di questo tenore, d'accordo, ma c'erano anche queste. E provenendo da un sito di tale orientamento, non possono certo essere frutto di fantasie di cattolici integralisti. Ho usato prima verbi al passato perché queste testimonianze non compaiono più su quel sito (chissà perché mai). Esiste però un archivio web che memorizza il contenuto passato dei siti internet, ed è da lì che ho tratto le testimonianze sopra riportate. Cliccando sul nome all'inizio della testimonianza si viene portati alla pagina d'archivio.
Sul tema del post-aborto il sito oggi riporta quanto segue:
Non vi è neppure una maggior incidenza di disturbi psicologici nelle donne che si sono sottoposte a un'IVG rispetto alla popolazione femminile in generale. Se alcune donne possono percepire tristezza e rimorso, la maggior parte di loro provano una sensazione di sollievo dopo l'intervento. Tempo dopo, continuano a pensare che la loro decisione era fondata, anche se per alcune è stata una decisione difficile da prendere. La "sindrome post aborto" (PAS) è un'invenzione degli ambienti antiabortisti.
Certo, si potrebbe pensare che le testimonianze precedenti, benché drammatiche, non facciano statistica e non inficino la perentoria convinzione che "la sindrome post aborto non esiste", benché le testimonianze stesse, specie quella di Anna, dovrebbero instillare qualche ragionevole dubbio.
A tale questione dedicherò il prossimo post
In ogni caso, penso che le donne dovrebbero riflettere una volta ancora se chi propone loro l'aborto come diritto e come scelta di libertà desideri davvero il loro bene e racconti loro tutta la verità...

http://web.archive.org/*/www.svss-uspda.ch/



3 commenti:

Anonimo ha detto...

mi sento malissimo. ho abortito al fin di novembre 2012. il padre del bambino non lo voleva. mi ha detto: lo togli o te lo tolgo io? per me era tutto tropo difficile. la situazione economica a messo una pietra sopra alla mia decisione di abortire. ho ucisso il mio bambino. lo so. ed e per questo que non riesco ad essere tranquilla.ogni volta que vedo un bambino mi si rote l"anima. adesso dio me la sta faccendo pagare perche quando ho fatto l"intervento ho prezzo infezione e non posso fare piu bambini.oggi ho prezo i risultati degli analisi..mi fa male il cuore da morire.

Anonimo ha detto...

ho saputo di essere incinta..propio oggi!!!il mio terzo bambino...mio marito ha paura di affrontare qst situazione...visto ke ci sn problemi ekonomici..nn voglio toglierlo...nn me lo perdonerei mai...ho paura ma tanta!!
nn so' ke fare...lui ha ragione...ma a me la ragione ki me la da'....visto ke desidero tanto questo bambino!!

Anonimo ha detto...

Come stai? spero che tu poi abbia tenuto il tuo bambino, che dicevi di desiderare tanto. Un figlio è preziosissimo, è un dono.
Spero tanto per te che questo bambino possa nascere e vedere la luce e il viso di sua madre.
Spero anche che tuo marito abbia accolto questo figlio con amore.
Rivolgiti al Numero verde 8008 13000 che è un servizio di aiuto alle donne incinte in difficoltà e
può metterti in contatto con un Centro di aiuto alla vita, per essere aiutata sotto diversi punti di vista