Oggi sono tornata alla clinica dove ho abortito...

2012-06-13

Kelly Clinger è una giovane donna che, tra le altre cose, è stata vocalist per Britney Spears. Come lei stessa scrive sul suo sito «ho incontrato Gesù nel 2003 dopo anni di mal di testa e di dolore causati dall’industria musicale, dal divorzio, dalla dipendenza da sostanze e dall’aborto».
Questa è la testimonianza della sua visita alla clinica dove aveva abortito.

Questa mattina sono tornata alla clinica dove ho effettuato i miei aborti 12 anni fa, a pregare e a invocare con la Mamma di non prendere la decisione che presi tanti anni fa.
Appena sono entrata nel parcheggio, mi sono seduta nella macchina per un minuto e ho chiuso gli occhi. Volevo pregare di non cadere a pezzi ma, prima di poter dire una parola, nella mia testa ha cominciato a scorrere un film. Vedevo quella ragazza ventitreenne sofferente e disperata che entrava in questo stesso parcheggio nel 2000. E improvvisamente ho ricordato TUTTO.
Ogni camera di quell’edificio.
Le facce degli infermieri.
Le immagini di ali d’angelo sul soffitto.
Mi ricordai come tornai incespicando alla macchina perché ero sotto l’effetto dei farmaci e piangevo a dirotto.
Mi sono ricordata perfino le mani del medico abortista.
Forse ero stata ingenua, ma non ero preparata alla marea di emozioni che venne.
Neanche mi aspettavo di essere sopraffatta dalla compassione per le madri e i padri che arrivavano uno dopo l’altro ed erano convinti che uccidere il loro bambino fosse la loro UNICA scelta. Percepivo tangibilmente la disperazione che sentivano. Me la ricordo MOLTO bene.
Ho parlato con Robert e Lucia. Hanno entrambi 18 anni, e Robert si è appena arruolato nelle forze armate. Ha detto che suo padre lo ha abbandonato e che se avessero un figlio adesso non sarebbe stato disponibile a prendersi cura del bambino. Lucia disse molto, ma il suo cuore non era disposto a sentire quello che dovevamo dire. Abbiamo chiesto a Robert come avrebbe potuto giurare di difendere l’America se il suo primo atto come Marine fosse stato togliere la vita del proprio figlio. Lui uscì dalla clinica più volte e udì i nostri appelli. Ma scelse la morte per il suo bambino.
Ho parlato con Beverly, che ha già 4 figli e disse che il bambino nel suo grembo non aveva battito cardiaco. Le ho detto che l’avremmo portata all’ospedale dietro l’angolo per essere sicuri, ma lei rifiutò. Ha anche guardato dritto verso di me e ha detto, “Io so che Dio crea la vita”. Venne fuori molte volte a fumare e piangeva alla verità delle mie parole. Ma scelse la morte per il suo bambino.
Matt ed io abbiamo parlato ad una giovane coppia che sembrava essere a 4 mesi di gravidanza. Sono entrambi atei e in un primo momento hanno imprecato contro di noi e ci hanno detto che non ci avrebbero ascoltato. Dopo un po’, però, sembrava che cominciassero ad ammorbidirsi un po’. Ci dissero che il medico le aveva detto che lei era troppo piccola per avere figli e che sarebbe morta nel parto. Ci siamo offerti di portarla da un ginecologo specializzato in gravidanze ad alto rischio per capire quale fosse il problema, ma aveva appena cominciato a parlare con noi che il suo ragazzo la afferrò e la portò dentro. Quarantacinque minuti dopo lei uscì barcollando e intontita mentre il suo ragazzo le apriva la portiera dell’auto. Non potei fare a meno di pensare “Così ADESSO decidi di essere un gentiluomo? Sei in ritardo di quarantacinque minuti”. Hanno scelto la morte per il loro bambino.
Delle quarantasei donne che sono entrate in questa clinica per aborti oggi, DUE hanno scelto la vita. So che il Cielo esulta, perché quei due bambini sono stati salvati, ma volevo fare DI PIÙ.
A un certo punto, uno dei ‘sidewalk counselor’ [una persona che va incontro alle donne che stanno andando ad abortire, offrendo aiuto ed assistenza] stava implorando le ragazze da fuori della finestra. “Hai presente quella ragazza che eri quando sei entrata in quella porta? Se uccidi tuo figlio, non sarai MAI più quella ragazza”.
Ho cominciato a piangere... piangevo QUELLA Kelly.
Ma poi ho sentito come un immenso senso di gratitudine. Anche se non sarò mai quella Kelly, io SONO una NUOVA creatura. Mi sono ricordata di Efesini 2: ero morta nei miei peccati, ma a causa del Suo grande amore per me, Dio, che è ricco di misericordia, ha fatto rivivere ME con Cristo, anche quando ero morta nei peccati.
Mentre me ne andavo, ho provato a guidare attraverso le lacrime. Come fai a superare la pesantezza che senti per i bambini e per le donne che soffriranno di depressione, dipendenza da sostanze, pensieri suicidi e rimpianto per tutta la vita?
Tuttavia, una volta smesso di piangere, mi sono MOLTO arrabbiata... come Gesù quando rovesciava i tavoli. Il mio amico John, che prega al di fuori di questa clinica OGNI giorno, ha detto che non riesce a trovare UNA chiesa che lo sostenga. Non stava neanche parlando di sostegno economico... stava parlando del sostegno della preghiera, di inviare persone a pregare, QUALSIASI COSA.
Questo mi fa infuriare.
Francamente, questo mi fa venir voglia di non mettere MAI PIÙ piede in una chiesa.
Ci sono centinaia di chiese nel raggio di 25 chilometri da questa clinica per aborti di Orlando. Mentre stanno ammodernando gli uffici, pagando i sistemi audio e predicando i loro banali messaggi, muoiono bambini... più di 3000 al giorno.
Amici, ascoltatemi, DOBBIAMO scuoterci di dosso il nostro torpore e non tacere MAI PIÙ... e mai più immobili!
Sono arrabbiata con i pastori che non parlano mai dell’aborto e non dànno una mano alle persone come il mio amico John. Sono arrabbiata con chi pensa che basti scrivere un assegno e non pensano mai a FARE qualcosa per i nascituri.
Sono arrabbiata con i cristiani che non fanno NULLA per difendere questi fratelli più piccoli e si definiscono ancora cristiani.

DIO.ABBI.PIETÀ


Il mio eroe John che fa suppliche per i bambini tutti i giorni...

Kelly Clinger: Today I returned to the abortion clinic...


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