Che il mondo possa udire il dolore nascosto dietro a tante porte...

2011-07-31

Questo che vi propongo qui oltre è un semplice scambio di battute letto su facebook sulla bacheca di una mia amica (I) che ha alle spalle una dolorosa vicenda di aborto e post-aborto, ed ora è un'importante esponente del mondo pro-life. Nella sua semplicità questa conversazione tramite internet descrive molto bene il ‘problema’.

I - Sogno un futuro dove tutte le donne che si sono pentite di avere abortito si alzino e diventino una sola voce... così che il mondo possa udire e prendere coscienza dell’angoscia continua che si trova dietro a tante porte di casa...

K - Rimpiango l’aborto di mia sorella e il suo suicidio che seguì poco dopo.

I - Oh K, questo è mooolto triste... sai che cosa la spinse al suicidio?

K - Il senso di colpa. Non poteva vivere col pensiero di aver abortito il suo bambino.

I - Il mio cuore piange per lei...

K - Non è facile per nessuno, la madre, il bambino, o la famiglia e gli amici. Tutti si comportano come se l’aborto ponesse fine a un problema: non è così, causa anni e anni di altri problemi perché non è per niente naturale per una madre porre fine alla vita di suo figlio. Lo abbiamo capito nel modo più duro. Spero che nessun altro debba passarci.