L’aborto non fa andare via il bambino, lo rende semplicemente un bambino morto

2008-08-12

Abortii una volta quando avevo 16 anni e quando ne avevo 20. Ho avuto lo stesso ragazzo per quasi sei anni, da 14 a 20 anni. Aveva 3 anni più di me, era studente di psicologia e sapeva che il mio patrigno mi odiava. Mi prendeva e mi diceva quanto mi amava e che voleva sposarmi, ma non quando rimasi incinta. Allora disse che non voleva più vedermi e avrebbe detto a tutti che non erano suoi e diede a mia madre il denaro per pagare gli aborti. Mia madre prese l’appuntamento per il primo e mi portò. Alla fine questa relazione finì quando presi la mia auto e me ne andai dallo stato di New York e me ne andai nel Wyoming subito dopo il secondo aborto.
(L’aborto) fu una sorpresa dolorosa e infelice. Piangevo nella sala d’aspetto prima dell’aborto, allora mi misero in una stanza separata perché dissero che stavo spaventando le altre ragazze.
(Seguirono) terribili dolori emotivi e vergogna, di cui all’inizio non avevo idea. L’aborto divenne legale immediatamente prima che io abortissi, ed il mio ragazzo usò quest’argomento per farlo sembrare OK. Disse che queste leggi sono fatte da gente intelligenti, non avrebbero detto che era tutto a posto se non lo fosse stato.
Andai ad un gruppo di studi biblico della PACE [Post Abortion Counseling ad Education] dopo che il mio secondo figlio nacque con la malattia della membrana ialina, ed è sordo di conseguenza. Sentivo che Dio era particolarmente arrabbiato con me per il secondo aborto. Quando nacque sano il terzo figlio (maschio) fu la sensazione più meravigliosa di tutta la mia vita. Non andai alla PACE che dopo che nacque il mio terzo figlio, nove anni dopo il secondo aborto. Fino ad allora mi sembrava solo di avere un terribile segreto e come se stessi facendo finta di essere rispettabile e non penso che piacerò mai a me stessa quanto avrei potuto. So che Dio mi ha perdonata. So che il sesso in sé non è amore, specialmente se è distruttivo, ed insegnerò ai miei figli l’astinenza.
Grazie per fermare la gente che vuole abortire. Non ci fu opposizione di alcun tipo quando abortii io. Tutto ciò che ebbi fu il senso di colpa per essere stata cattiva e la sensazione che questo (l’aborto) l’avrebbe sistemato. Nessuno fa notare che quale che sia la strada percorsa dalla persona, è una decisione che rimane con lei per tutta la vita. Penso che potrei vivere con me stessa molto più serena se avessi fatto adottare mio figlio. L’aborto non fa andare via il bambino, lo rende semplicemente un bambino morto.
Desidero davvero che questa attività ci insegni ad astenerci fino al matrimonio. Uomini e ragazzi inclusi. Non penso che si debba insegnare ai ragazzi di farsi tutte le ragazze, perché le ragazze non pensano mai questo di se stesse. So anche che ero innamorata e che se non “lo avessi fatto con lui”, qualcun’altra lo avrebbe fatto. Crescendo nello stato di New York negli anni ’70, al liceo c’erano molte più ragazze che l’avrebbero fatto, rispetto a quelle che non lo avrebbero fatto. Le ragazze non dovrebbero essere tirate su con le storie di Cenerentola perché ci rende più vulnerabili allo sfruttamento. Dobbiamo insegnare ai nostri figli che il sesso è biologico e non deve essere confuso con l’amore (è una piccola parte dell’amore). Penso anche che se avessi avuto i bambini sarei cresciuta un po’ prima. Sento la mia vita fortemente alterata.

http://www.priestsforlife.org/postabortion/casestudyproject/casestudy854.htm


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