Qualcosa si era impossessato di me

2008-09-17

Era il 1971. Avevo un matrimonio fallito con due bambini piccoli. L’uomo di cui ero innamorata mi rassicurava di non preoccuparmi di restare incinta perché ci saremmo sposati, così smisi di prendere la pillola. Quando rimasi incinta, lui andò nel panico e si rifiutò di sposarmi. Fece pressioni su di me affinché abortissi.
Mi portò in auto all’ospedale e tornò più tardi per portarmi a casa. Stavo emotivamente male. Anche se mi avevano detto che non era un bambino ma solo un pezzo di tessuto, qualcosa si era impossessato del mio corpo e della mia mente, qualcosa che non avevo mai provato prima. Ero nel fondo di un pozzo oscuro e non riuscivo ad uscirne. Odiavo me stessa ed odiavo di più il padre. Era stato il mio cavaliere con l’armatura lucente. Era stato tutto per me ed ora io lo detestavo.
Per qualche tempo non volli vederlo. Dopo un po’ cedetti alle sue insistenze di sposarlo e lo feci. Non mi fidavo di lui e la vita non fu facile. La nostra relazione non fu rispettosa. Ci facevamo del male a vicenda. Avemmo altri figli ed uno in particolare era un maschietto con la sindrome di Down. Il pediatra suggerì che mettessero la sua culla a fianco della nursery e non lo nutrissero. Fu in questa occasione che mio marito si è redento ai miei occhi perché amava nostro figlio e lo difendeva dal male. Gli diede il suo nome ed i sei anni seguenti furono pieni di medici, ricoveri in ospedale ed interventi chirurgici. Per tutto il tempo la nostra famiglia veniva spinta insieme più vicino e diventava più sana attraverso il “bambino molto speciale del cielo”; un bambino imperfetto agli occhi del mondo, ma amore puro ai nostri occhi. Avemmo cinque figli e la vita migliorò.
Avevo represso quelle sensazioni tanti anni prima ed il mio comportamento distruttivo si era dissipato. Divenni per difesa pro-choice. Dieci interventi chirurgici avevano aiutato a rendere integro il nostro figlio speciale. Quando rimasi incinta per l’ottava volta mi chiesi se sarei riuscita ancora a farcela. Feci l’impensabile, quanto era convenzionalmente buon senso, ed abortii. Tutti erano molto comprensivi. Pensavano che fosse una buona idea. Mi feci persino legare le tube.
Negli istanti dell’operazione chirurgica mi ritrovai ancora in quel buco oscuro, nero. Improvvisamente ricordai quelle sensazioni di odio per me stessa di otto anni prima. Erano collegate! Il tempo era passato ed ancora spingevo giù quelle sensazioni. Il mio cuore si era indurito.
Il 16 marzo 1993 il nostro figlio speciale stava camminando con i suoi amici a scuola attorno alla palestra, quando ebbe un pesante attacco di cuore ed improvvisamente morì. Aveva diciannove anni. In quell’istante la mia vita cambiò. Le scaglie mi caddero lentamente via dagli occhi. Vidi i miei aborti come peccati reali ed andai in pellegrinaggio in un posto veramente santo. Andai al sacramento della confessione e cominciai il mio viaggio spirituale. Mi offrii al Signore perché mi usasse per ciò che Egli vedesse adatto a me. Compresi che tutto della vita è prezioso, ad ogni stadio.
Mi unii ad un gruppo religioso di laici, ebbi un consigliere spirituale e la mia vita divenne molto centrata su Dio. Dio sta operando potentemente e tutto ciò che abbiamo dovuto fare è dire la verità. Sì, la donna post abortiva è il profeta di oggi: ascoltatela.

Missy Smith è direttrice di Operation Outcry per lo stato di Washington DC ed è un’attivista pro-life a tempo pieno che ha fondato WAKEUP – Woman Against the Killing and Exploitation of Unprotected Persons (Donne contro l’uccisione e lo sfruttamento di persone non protette, però l’acronimo WAKEUP in inglese significa svegliarsi, svégliati). Oggi WAKEUP ha un programma di castità di nome “Castità, la nuova rivoluzione sessuale” e parla agli studenti a scuola. WAKEUP ha cominciato anche un programma per gli uomini a Fort Royal (Virginia) che percorre le parrocchie per far ritornare gli uomini ad essere veri uomini per condurre, proteggere e provvedere. Missy fa anche assistenza alle donne che stanno pensando all’aborto, davanti alle cliniche abortiste, parlando dei danni fisici, emotivi e spirituali prodotti dall’aborto ed è riuscita a salvare donne e bambini stando lì e pregando.

http://64304.netministry.com/images/MissySmith-Oct2007.pdf


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