Qualcosa si muove in Texas

2011-06-16



AUSTIN, 24 maggio 2011 – Il Governatore Rick Perry oggi ha solennemente firmato l’House Bill 15, che prevede che una donna venga sottoposta ad ecografia prima di scegliere di abortire, per garantire che sia pienamente informata prima di prendere una decisione di così grande importanza. Il governatore è stato raggiunto dal senatore Dan Patrick e dall’onorevole Sid Miller alla cerimonia della firma.

“Ogni vita persa a causa dell’aborto è una tragedia e tutti dobbiamo lavorare insieme per prevenirla, e mi congratulo con l’onorevole Miller e con il senatore Patrick per il loro duro lavoro in questa significativa legislazione” – ha detto il governatore Perry – “Questa importante legge assicurerà che ogni donna del Texas che desidera abortire sia in possesso di tutti i dati riguardanti la vita che sta portando, e comprenda l’impatto devastante di una decisione di importanza vitale”.

Questa legge prevede che un medico esegua una ecografia ventiquattro ore prima di un aborto, fuorché nei casi ove vi sia emergenza medica. In base a tale normativa, un medico è tenuto a visualizzare l’immagine ecografica, spiegare l’immagine e rendere udibile il battito cardiaco fetale.

“Questa legge proteggerà la vita umana: la vita dei nascituri vittime dell’aborto, come pure di quelle che sono di fronte a una tale decisione di importanza vitale”, ha detto l’onorevole Sid Miller. “Dando alle donne un periodo di ventiquattro ore di attesa, questa legge fornirà alle mamme in attesa il tempo necessario per rivedere la propria ecografia e valutare attentamente l’impatto della loro decisione senza pressioni indebite o influenza da parte delle cliniche per aborti o di altri.”

La legge permette alle donne di rinunciare a vedere l’immagine e sentire il battito cardiaco, e prevede che firmino una dichiarazione che lo attesti prima di essere sottoposte ad ecografia. Una donna può scegliere di rinunciare alla spiegazione verbale delle immagini solo se è incinta a seguito di stupro o incesto, se è minorenne e abortisce sotto permesso giudiziario, o se il feto o ha una condizione medica irreversibile medica o presenta anormalità. Inoltre, se la donna vive a più di 160 chilometri dalla clinica per aborti più vicina, il periodo di attesa è ridotto da ventiquattro a due ore.

“Oggi è un grande giorno per la salute delle donne e dei bambini nascituri in Texas”, ha detto il senatore Patrick. “Questo disegno di legge migliorerà moltissimo la cura sanitaria delle donne in Texas, fornirà alle donne le informazioni che hanno il diritto di avere attraverso il consenso informato e senza dubbio salverà migliaia di vite innocenti”.

“A nome delle donne di Operation Outcry, un progetto della Justice Foundation, siamo grate al Governatore e ai legislatori per aver fatto questo passo coraggioso per informare le donne della verità di ciò che realmente avviene durante l’aborto” ha affermato Allan Parker, Presidente di Justice Foundation e di Operation Outcry. “Rappresentiamo oltre cinquemila donne che hanno firmato dichiarazioni legalemente valide riguardo ai danni che l’aborto ha causato loro, e molte sentono di non essere state informate adeguatamente sulle conseguenze devastanti dell’aborto”.
“Questa legge farà in modo che non vi siano altre donne devastate dall’aborto come lo siamo state noi, e siamo liete che questo sia diventato legge” – hanno detto Molly S. White e Myra Myers (qui la sua testimonianza in italiano) con Operation Outcry e Silent No More.












Gov. Perry: Sonogram Legislation Helps Prevent the Tragedy of Abortion
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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Buonasera.

Qualche minuto fa, non appena terminato di leggere l'articolo, nella mia mente era partita una sequela di contumelie di sapore femminista all'indirizzo dell'autore dello stesso, che gioisce del provvedimento texano, del tipo: « Che vergogna, vuole umiliare e colpevolizzare una donna già di per sé in difficoltà amplificando il suo senso di colpa!!! »
Poi, dismesso per un secondo il riflesso condizionato partito a razzo, ho riflettuto un attimo. Può essere realmente un bene per una donna assistere a un'ecografia prima di essere sottoposta a IVG?
Forse sì: se la mamma è posta dinanzi all'umanità del figlio, al fatto che è "uno di noi", questo può aiutarla a prendere coscienza della realtà dell'aborto prima che vi si sottoponga, e farle scegliere una strada diversa.
Ritengo invece personalmente dannoso mostrare l'ecografia nel caso in cui una donna vorrebbe proseguire la gravidanza, ma contingeze serie glielo impediscono; in questo frangente, ciò significherebbe solo un rigirare il coltello nella piaga.

E' saggio, comunque, che la nuoa legge texana NON preveda per la donna l'obbligo di vedere l'ecografia o udire il battito fetale.

Marina

agapetòs ha detto...

Dovrebbe far riflettere che questa legge è stata fortemente voluta dalle donne di Operation Outcry, che hanno pesantemente sofferto le conseguenze dell'aborto.
Le donne devono essere informate prima di prendere una decisione così grave, o almeno devono avere la possibilità di essere informate.
Giovanni

Anonimo ha detto...

Sì, ho letto come questa legge sia stata voluta in primis dalle donne che hanno patito sulla loro pelle le conseguenze dell'aborto.
Riflettevo sulla generosità di questa loro battaglia e, al contempo. di quanto l'Italia sia culturalmente diversa dagli USA o, forse, i tempi non siano maturi per iniziative simili.
Già solo trovare donne disposte a parlare pubblicamente della loro esperienza di aborto e post-aborto, penso sia molto più complicato che non negli USA.

Marina

agapetòs ha detto...

Oltretutto negli USA il ricorso all'aborto è in assoluto (senza fare le proporzioni) di dimensioni dieci volte maggiori.
In Italia praticamente nessun partito esprime pubblicamente posizione contro l'aborto, mentre negli USA la contrapposizione - che grosso modo si riflette in quella tra democratici e repubblicani - è accesa e scoperta.
Ma forse i tempi sono maturi perché presto anche in Europa le donne post-abortive testimonino pubblicamente quanto l'aborto le ha ferite profondamente...