Alzai la testa e vidi il barattolo…

2008-04-12

Avevo 19 anni e avevo perso la verginità un anno prima. Avevo sempre creduto che l’aborto fosse una cosa sbagliata e che fosse un omicidio. Lo dissi [che ero incinta] a mia madre quando ero di 9 settimane e tutta la famiglia si mise a convincermi. Mia madre mi disse che se non avessi abortito mi avrebbe cacciato fuori di casa.
Fu un incubo. Mi legarono le gambe con delle cinghie. Divenni molto agitata e continuavo a dire che stavo uccidendo il mio bambino e il medico continuava a dirmi di calmarmi. Non volevano che gli altri mi sentissero. Alzai la testa e vidi il barattolo e ciò che rimaneva del mio bambino di 12 settimane.
Ho dato la vita al Signore e con il Suo perdono posso cominciare a perdonarmi. Questa è la cosa più difficile – fare qualcosa e rendersi conto di quanto fosse sbagliato. È stato un fardello pesante da portare. Mi sono perdonata ma a volte piango ancora per il mio bambino.
[Questa esperienza] mi ha reso capace di vedere che la situazione in cui si trova una ragazza non è solo bianco e nero. Ora offro sostegno psicologico come volontaria, cercando di usare a fin di bene la mia esperienza.

http://www.priestsforlife.org/postabortion/casestudyproject/casestudy1069.htm


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