Non mi sono mai sentita così male

2008-04-03

Avevo 27 anni ed ero una donna in carriera con grandi timori delle pressioni da parte del padre del bambino, con cui ero fidanzata da quasi 10 anni. Avevo anche paura di far del male ai miei genitori e di perdere la faccia.
Non avevo pregiudizi o idee su cosa sarebbe successo (era il 1963). Fu un’esperienza deprimente e vissuta in solitudine. Quando andai da questo medico, egli predispose subito tutto, mi chiese per quali ragioni non potevo avere “questa cosa”, e mi disse di portare 300 dollari in contanti, erano molti soldi allora. Poi i miei ricordi si fermano. Ricordo solo di essere stata schiaffeggiata per farmi svegliare dall’anestesia, che mi diedero una tazza di tè e mi dissero che potevo andare. Il mio ragazzo mi venne a prendere e mi sentii svenire. Non mi sono mai sentita così male.
Sono sconvolta persino adesso a pensarci e me ne vergogno amaramente. Sono disperatamente dispiaciuta e anche una sola parola di sostegno dal padre mi avrebbe dato un piccolo filo a cui aggrapparmi. Tuttavia prima dell’aborto ignoravo del tutto quanto fosse terribile. Non era un senso di colpa di tipo religioso – c’era e basta. Sono contenta ora che le chiese stanno dicendo chiaramente che l'aborto è una cosa sbagliata perché le donne devono sapere che, qualunque cosa provino prima dell’aborto, non potranno controllare che cosa proveranno dopo. Il mio medico di famiglia mi ha sostenuto ma non mi ha incoraggiato abbastanza perché tenessi il bambino. Lo biasimo per questo. Ora sono convinta che tante malattie del corpo e della mente delle donne scaturiscano da un lutto non risolto causato da un aborto.
In conclusione: è criminale da parte di persone e di gruppi far finta che l’aborto sia un atto senza conseguenze che si conclude in dieci minuti. È la peggior cosa che una donna possa fare nella vita e questo non è legato alla sua educazione, alle circostanze o alla religione. È una reazione istintiva e naturale ad un atto innaturale. Se la legislazione di un paese non sostiene la protezione dei propri cittadini, il suo destino è segnato e l’obbligo ad educare i giovani è essenziale.
Alla fine mi sono fidata del mio compagno successivo, molto addolorata di questa esperienza (che non era stata tanto sconvolgente fisicamente quanto lo era mentalmente). Dopo aver rotto con il padre del bambino, quando capii di essere incinta, fui molto contenta, il resto segue.
Da quel giorno in poi, dopo tutti quegli anni con lui, i miei sentimenti verso quell’uomo sono cambiati. È stato il periodo più triste della mia vita e penso che abbia cambiato la mia personalità da donna felice (anche se insicura) a un guscio chiuso: vivevo la mia vita, ma non mi sono mai riprese fino a qualche anno fa.
Non so se Dio si stia prendendo cura di me, ma la mia terza figlia sembra l’immagine del primo uomo – occhi blu, capelli biondi – e le altre due sono more e con gli occhi scuri. Mi piace pensare che Dio nella Sua bontà, sapendo quanto ero triste mi ha ridato il mio bambino originario. È incredibile, ma chissà…
Sono lieta di offrirvi questi pensieri sinceri riguardo all’aborto, la peggior piaga dell’umanità al giorno d’oggi.
P.S. Fate del vostro meglio per fermare questa orribile pratica. È troppo tardi quando il danno è stato fatto.

http://www.seminarianlifelink.org/postabortion/testimonies.htm#1052


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