Chi non va dal medico è sano come un pesce. O no?!?!

2011-02-09

Uno studio comparso sul New England Journal of Medicine si aggiunge al coro politicamente corretto “la sindrome post-aborto non esiste”. Si dà il caso però che i dati raccolti riguardano non tanto valutazioni oggettive sullo stato di salute delle donne, ma le richieste di aiuto psicologico o psichiatrico. Lo spiega con la consueta chiarezza il professor Carlo Bellieni nell’articolo che segue.

Quella lama nel cuore

La stampa statunitense riporta in questi giorni l’eco di un articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine. Si tratta di una ricerca danese che valuta il numero di donne che dopo un parto o dopo un aborto si rivolgono allo psichiatra; i ricercatori vanno a verificare se la percentuale nei due casi è in aumento o in calo rispetto a prima del parto o dell’aborto. Lo studio, così come è stato svolto, ci lascia perplessi per la sua metodologia e di conseguenza vorremmo che le conclusioni fossero perlomeno discusse, se – come risulta- sarebbero che l’aborto non è più negativo per la psiche della donna rispetto al far nascere il bambino. In primo luogo lo studio non spiega se c’è una differenza numerica tra le donne che hanno avuto un “contatto” con lo psichiatra e quelle che hanno avuto una diagnosi di malattia mentale...


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