Pensavo di morire

2008-05-03

Sono passati circa due anni da quando ho abortito. Non sono fiera della mia decisione, ma allora pensavo di fare la cosa giusta. Avevo appena compiuto 17 anni. Ero spaventata e molto confusa sul mio futuro. Ero ancora a scuola e il mio ragazzo aveva appena cominciato un nuovo lavoro, cosicché non avevamo denaro. Quando scoprii di essere incinta mi ritrovai più spaventata e più confusa: non avevamo denaro, quindi come potevamo prenderci cura di un bambino? Non potevo dare un mio figlio in adozione. Avevo sentito dire che l’aborto è rapido e indolore. Avevo anche sentito dire che il feto dentro di me non era ancora un bambino, quindi non sarebbe stata l’uccisione di un bambino.
Non sapevo che tutto ciò che mi avevano detto era una menzogna. Nessuno mi preparò per il dolore emotivo. Sì, indolore fisicamente, ma il dolore delle emozioni era molto intenso. Il primo anno fu l’anno più difficile della mia vita. Pensavo di morire. Non avevo nessuno con cui parlare o a cui rivolgermi. Lo affrontavo da sola. Ecco che cosa ho fatto: ho sofferto da sola ed ora mi sto riprendendo da sola. Fino ad oggi non ne ho parlato con la mia famiglia o col mio ragazzo perché è un argomento doloroso. Posso parlare ad altre donne e ad altre persone di che cosa ho passato. Un modo con cui mi sono ripresa è stato parlare del mio dolore. Un altro è stato l’America Life League [una delle maggiori organizzazioni pro-vita degli USA]. Mi hanno fatto capire che non ero la sola ad aver fatto lo stesso errore.
La ragione per cui vi scrivo è che vorrei aiutare le persone che stanno passando le mie stesse cose. Sono passati circa due anni da quando ho abortito. Non lo farei mai più, anche a costo della vita. Ed ora chiedo il vostro aiuto. Come dicevo, vorrei aiutare le donne di tutte le età. Vorrei dire loro che cosa ho passato.

http://www.priestsforlife.org/postabortion/casestudyproject/casestudy1358.htm


0 commenti: