I giudici esigono che gli abortisti dicano alle donne la verità

2008-07-05



San Antonio, Texas – 2 luglio 2008
La Corte d’Appello degli Stati Uniti per l’Ottavo Distretto ha confermato il 27 giugno scorso lo statuto del South Dakota che esige che i medici abortisti dicano ad una donna che “l’aborto terminerà la vita di un essere umano integro, separato, unico, vivente” definito come membro della specie umana (Homo sapiens).
Tracy Reynolds di Operation Outcry ha affermato: “Lo statuto fornisce semplicemente alla donna il dato biologico e scientifico che l’organismo che si sta sviluppando nel suo utero è un essere umano”.
La domanda più basilare che molte donne fanno prima di un aborto è: “È un bambino?”. Si potrebbe pensare che i medici abortisti ed i tribunali siano in grado di rispondere alla domanda. Tuttavia Planned Parenthood non vuole dire alle donne che l’aborto uccide un essere umano. Coerentemente non dicono alle donne che l’aborto viene effettuato su un essere umano, un membro della specie Homo sapiens, un organismo vivente.
Le donne di Operation Outcry sono estremamente felici che ora i tribunali ascoltino le donne in carne ed ossa che sono state ferite dall’aborto e comincino a proteggere le donne dai medici abortisti, piuttosto che ascoltare solo Planned Parenthood, il fornitore di aborti più grande nella nazione. Le donne di Operation Outcry ed altre donne sono estremamente felici anche del fatto che la Corte d’Appello dell’Ottavo Distretto abbia citato il brano della recente sentenza della Corte Suprema, Gonzales v. Carhart, in cui è stata citata la testimonianza di donne post-abortive di Operation Outcry per mostrare che “alcune donne sono giunte a pentirsi della propria scelta di abortire la vita del bambino che avevano un tempo creato e sostenuto. Può seguirne grave depressione e perdita di autostima”.
La Corte d’Appello dell’Ottava Sezione ha citato questo passaggio della Corte Suprema a pagina 16 del suo giudizio.
Questa citazione del dolore delle donne post-abortive da parte dalla corte dimostra una volta di più che le voci delle donne di Operation Outcry stanno cominciando ad avere un impatto profondo e duraturo sui tribunali degli Stati Uniti.
Sono state date approssimativamente 2000 testimonianze legalmente ammissibili, raccolte da Operation Outcry da donne che avevano abortito, alla legislatura del South Dakota e sono diventate parte della storia legislativa di questo stato. Il Rapporto sull’Aborto della South Dakota Task Force è il primo studio governativo effettuato in trent’anni per studiare esaurientemente gli effetti dell’aborto sulle donne, ascoltando sia la parte pro-aborto che quella pro-vita e, cosa della massima importanza, ascoltando le donne che hanno realmente sperimentato aborti e concludendo che gli aborti danneggiano in modo significativo le donne. Leggi il rapporto della South Dakota Task Force a www.operationoutcry.org.
Lisa Dudley, direttrice di Outreach for Operation Outcry, una che ha sofferto lei stessa per via dell’aborto, ha detto: “Sono entusiasta che le corti abbiano fatto un passo importante verso la protezione delle vite delle donne. Alle donne dovrebbe essere detta almeno la verità che stanno uccidendo un essere umano anche se la legge dà loro il diritto di farlo.”
Una copia del giudizio è a disposizione sul sito www.operationoutcry.org.

Women of Operation Outcry applaud judges


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