Leggetele e poi ne riparliamo al fondo di questo post.



ero fidanzata, da 2 anni con colui che ormai è un ex, sono rimasta incinta per disattenzione e soprattutto perchè non utilizzavamo un mezzo contraccettivo.
L'esperienza è stata abbastanza traumatica, ma non per colpa dell'azienda ospedaliera, perchè "io" mi sentivo un'assassina...
mi hanno trattata in maniera dolcissima, e senza farmi mai sentire in colpa, questo mi ha aiutato tantissimo a superare il tutto.
Adesso che ho 26 anni, ho un bimbo di 2, sono cresciuta, il mio senso di colpa si è moltiplicato....


Ho 26 anni e questa lettera l'ho scritta a mio figlio il 17 settembre '06, il 26 dello stesso mese ho abortito e quel giorno sono morta un pò anch'io, non sono più la stessa persona. Il motivo per il quale l'ho fatto è che il mio ragazzo non lo voleva ed io da sola non ce l'avrei mai fatta ad affrontare tutto, mi aveva fatto capire che le


Ora penso che le difficoltà non devono spaventare perchè si superano. E' stata tutta colpa mia, non ho avuto fiducia e forse era la mia unica occasione di avere un bambino. Non so se mi perdonerò .. non è il senso di colpa - non sono cattolica -


Mi sono arrabbiata tantissimo con mio marito per essere stato molto superficiale, perchè lui diagnosticato sterile pensava di non poter fare altri figli, io gli ripetevo sempre che come avevamo avuto le altre due poteva capitare ancora, ma lui ha continuato a non usare quasi mai il preservativo. Mio marito mi ama ma è molto freddo con me e poco paziente con le sue bimbe anche se le adora.
Io sono un insegnante precaria che spera di realizzarsi un giorno anche se con molti sacrifici. Le mie bimbe le ho cresciute praticamente da sola perchè mio marito per il suo lavoro è assente tutto il giorno. Quando ho saputo di essere incinta non me la sono sentita di fare ancora sacrifici e di non sacrificare anche le mie due bimbe. Mi sono sentita uno schifo perchè un bambino prima l'avevo tanto desiderato e non arrivava per via dei suoi problemi e adesso lo buttavo via per il mio egoismo. Oggi piango tanto, sono sola, mio marito dal primo giorno non mi ha mai detto una parola, anche dopo l'intervento ha fatto finta che nulla fosse accaduto. L'intervento è andato bene e in ospedale sono stati tutti molto cordiali. Il giorno dopo ho sentito un grande vuoto,


Poi mi sono scontrata con la dura realtà..non c'era momento più sbagliato..ero in procinto di iniziare un nuovo lavoro, l'azienda per la quale il mio ragazzo lavorava stava purtroppo chiudendo. Non c'era nessun tipo di sicurezza per la nostra vita, figuriamoci per quella di un figlio..cosi nel giro di una settimana ho fatto tutto quanto..mi sono rivolta a una clinica privata dove ho trovato del personale freddo e distaccato.
Dopo quel 6 ottobre ho cercato di rimuovere tutto facendo il grave errore però di cacciare tutto dentro senza esternare quello che stavo provando convincendomi che andava tutto bene. A distanza di mesi tutto è riaffiorato inesorabilmente..è come un male che si sta impossessando di me. Non riesco a darmi pace per quello che ho fatto. Non riesco più a guardare un bambino senza pensare a quello che avrei potuto avere... Adesso penso che sono stata pienamente un'egoista. Non avevo cercato e probabilmente non ero pronta per un figlio, ma comunque era una vita...
Non giudico i pensieri delle altre ragazze, credo che ogni persona debba decidere per la propria vita e possa pensare come vuole. E se devo essere sincera invidio chi scrive che adesso sta meglio perchè ha fatto la scelta giusta. In cuor mio invece so che non mi perdonerò mai.
Adesso vivo con il mio compagno che mi ha aiutato e mi sta ancora aiutando, ma sono convinta che questa cosa è più "mia".


L'ivg è avvenuta oggi 29/11/2005, il trattamento che mi è stato riservato devo giudicarlo ottimo, sia sul piano umano che professionale, dagli infermieri ai medici ho trovato delle persone eccezionali e preparate che mi hanno assolutamente messa a mio agio. Mi recherò una seconda volta in clinica per la visita di controllo, intanto mi hanno prescritto delle pastiglie per restringere l'utero e delle gocce di ricostituente per il sangue perso.
Scrivo per rassicurare tutte le donne su quest'esperienza che appare traumatica, a livello psicologico, prima di prendere la decisione ma che nel mio caso una volta decisami ha avuto un decorso fantastico... sono qui a scrivervi e l'ivg è avvenuta a mezzogiorno di oggi... penso di essere l'esempio vivente per testimoniare che si sopravive, la vita va avanti... forse sembrerò cinica ma mi sento meglio, sollevata e felice! Forza ragazze!
Il 26 settembre 2006, Anna ci scrive :
Da quel giorno è iniziato il periodo più terribile della mia vita: sono tornata insieme con il padre del bambino ma solo per pochi mesi, la nostra relazione non funzionava, continuavamo a litigare. In marzo mi ha lasciata, aveva già un'altra, per me è stato uno shock, mi sono resa conto che dovevo elaborare un doppio lutto, una doppia perdita: la sua e quella del bambino. Da sola ho cominciato a sentire tutta la pesantezza del mio gesto, pensavo che se l'avessi tenuto almeno mi sarebbe rimasto qualcosa di lui. Io lo amavo e lo amo tantissimo, non riesco a capire come abbia fatto a comportarsi così, a non riuscire a comprendere che io avevo bisogno della sua vicinanza. Del suo sostegno. Invece mi ha lasciata.

La caratteristica di queste testimonianze è l'essere state tutte pubblicate su un sito svizzero sfegatatamente abortista. Le testimonianze che vi si trovavano non sono tutte di questo tenore, d'accordo, ma c'erano anche queste. E provenendo da un sito di tale orientamento, non possono certo essere frutto di fantasie di cattolici integralisti. Ho usato prima verbi al passato perché queste testimonianze non compaiono più su quel sito (chissà perché mai). Esiste però un archivio web che memorizza il contenuto passato dei siti internet, ed è da lì che ho tratto le testimonianze sopra riportate. Cliccando sul nome all'inizio della testimonianza si viene portati alla pagina d'archivio.
Sul tema del post-aborto il sito oggi riporta quanto segue:
Certo, si potrebbe pensare che le testimonianze precedenti, benché drammatiche, non facciano statistica e non inficino la perentoria convinzione che "la sindrome post aborto non esiste", benché le testimonianze stesse, specie quella di Anna, dovrebbero instillare qualche ragionevole dubbio.Non vi è neppure una maggior incidenza di disturbi psicologici nelle donne che si sono sottoposte a un'IVG rispetto alla popolazione femminile in generale. Se alcune donne possono percepire tristezza e rimorso, la maggior parte di loro provano una sensazione di sollievo dopo l'intervento. Tempo dopo, continuano a pensare che la loro decisione era fondata, anche se per alcune è stata una decisione difficile da prendere. La "sindrome post aborto" (PAS) è un'invenzione degli ambienti antiabortisti.
A tale questione dedicherò il prossimo post.
In ogni caso, penso che le donne dovrebbero riflettere una volta ancora se chi propone loro l'aborto come diritto e come scelta di libertà desideri davvero il loro bene e racconti loro tutta la verità...
http://web.archive.org/*/www.svss-uspda.ch/
3 commenti:
mi sento malissimo. ho abortito al fin di novembre 2012. il padre del bambino non lo voleva. mi ha detto: lo togli o te lo tolgo io? per me era tutto tropo difficile. la situazione economica a messo una pietra sopra alla mia decisione di abortire. ho ucisso il mio bambino. lo so. ed e per questo que non riesco ad essere tranquilla.ogni volta que vedo un bambino mi si rote l"anima. adesso dio me la sta faccendo pagare perche quando ho fatto l"intervento ho prezzo infezione e non posso fare piu bambini.oggi ho prezo i risultati degli analisi..mi fa male il cuore da morire.
ho saputo di essere incinta..propio oggi!!!il mio terzo bambino...mio marito ha paura di affrontare qst situazione...visto ke ci sn problemi ekonomici..nn voglio toglierlo...nn me lo perdonerei mai...ho paura ma tanta!!
nn so' ke fare...lui ha ragione...ma a me la ragione ki me la da'....visto ke desidero tanto questo bambino!!
Come stai? spero che tu poi abbia tenuto il tuo bambino, che dicevi di desiderare tanto. Un figlio è preziosissimo, è un dono.
Spero tanto per te che questo bambino possa nascere e vedere la luce e il viso di sua madre.
Spero anche che tuo marito abbia accolto questo figlio con amore.
Rivolgiti al Numero verde 8008 13000 che è un servizio di aiuto alle donne incinte in difficoltà e
può metterti in contatto con un Centro di aiuto alla vita, per essere aiutata sotto diversi punti di vista
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